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Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/491

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LIBRO SECONDO 465

Aurasio, mandandovi dapprima Gontari, sua lancia e valentissimo duce, con parte dell’esercito. Questi piantò il campo al fiume Abiga presso la deserta città di Bagasi1, e quivi fece giornata col nemico, ma vinto riparò entro gli steccati ove pronti corsero i Maurusii ad assediarlo. Mossosi di poi Salomone col resto delle truppe accampò, fortificandosi ottimamente, lunge stadj sessanta da Gontari; qui udite le costui vicende gli spedi soccorsi, ed esortatolo a non perdersi d’animo volle ch’e’ tentasse una seconda battaglia. I barbari usciti del campo vittoriosi, come abbiamo detto, macchinarono tale insidia contro i Romani. Il fiume Abiga dal monte Aurasio scorrendo per la pianura bagnala giusta l’occorrenza degli abitatori, conciossiachè le sue acque dopo molte giravolte or sopra or sotto la terra, a motivo delle colline di cui va essa ingombra, partisconsi in qualche numero di rivi; laonde eglino chiuso avendo tutte le cateratte diressero il corso loro al campo de’ Romani, dove queste giunsero tra poco a formare una larga e profonda palude con gravissimo crepacuore delle truppe là entro rinserrate. Salomone avvertitone, andò incontanente ad aiutarli, se non che i Maurusii al suo arrivo sopraffatti da spavento indietreggiarono alle radici dell’Aurasio, riparando in cotal luogo nomato Fabosi2; ma il duce imperiale, seguendone le tracce, li raggiunse, guerreggiolli, e fece loro voltar

  1. Bagais in altri testi.
  2. Babolis, in altri testi.
Procopio, tom. I. 30