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INDICE | 513 |
scorrerie nella Persia. — Accampamento dell'esercito romano. | Pag. 241 |
Capo XXIV. | Descrizione della Dubiana. — Vescovo di lei nomato grecamente cattolico perchè unico in quella regione. — Nessuna discipina dell'esercito romano. — Sua conseguenza o, in altri termini, sconfitta di esso. |
» 245 |
— XXV. | Armi di Cosroe per la quarta volta sulle terre imperiali, ed assedio di Edessa. — E' vuol danaro dai cittadini. — Prosegue a cingerli strettamente coll'esercito, ed i suoi lavori giungono a sbigottire gli assediati, che mandangli Stefano, medico, Oratore di pace. — Parlar di costui. — Risposta del re. — La città vedesi agli estremi con timore gravissimo de’ suoi futuri destini |
» 249 |
— XXVI. | Il cavaliere minato ed arso dai Romani. — Due assalti colla peggio delle truppe reali. — Colloquio di pace senza effetto. — Mura di Edessa combattute indarno; accordi |
» 254 |
— XXVII. | Morte di Giusto e Peranio; Marcello e Constanziano, loro successori, mandati in ambasceria a Cosroe. — Guerra particolare tra Alamundaro ed Areta. — Isdigunna muove insidiosamente contro Dara, e, mancatogli il colpo, va ambasciadore in Bizanzio |
» 259 |
— XXVIII. | Navilio da costruirsi nel paese de' Lazj, e frodi tramate dal Persiano contro Gubaze. — Ricorre questi all'imperatore ed ottiene otto mila guerrieri aventi a |
Procopio, tom. I. | 33 |