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LIBRO QUARTO | 439 |
CAPO III.
Monte Caucaso e sue gemine Porte-Unni Sabiri. Amasoni. ― Abasgi cristiani. Giustiniano vieta loro la castratura.
I. Oltrepassata l’antedetta regione trovi il Caucaso per modo altissimo che la sua cima superando le nubi va ognora esente da pioggia e neve; l’ultima tuttavia è perpetua dalla metà alle radici, e le infime parti ergonsi come le più elevate creste degli altri monti. Le volte a Settentrione o ad Occaso hanno a limite l’Illirico e la Tracia, quelle di contro ad Oriente o Mezzogiorno riescono alle Porte, che mettono i vicini Unni nel tener de’ Persiani e dell’impero. Delle Porte l’una con antico vocabolo è detta Tzur, la seconda Caspia. Gli Alani possessori della regione che divide il Caucaso dalle Porte Caspie non obbediscono a chicchessia, stringono spesso lega colla Persia, ed armati soccorronla contro ai Romani ed agli altri nemici. Basti del Caucaso.
II. Qui vedi gli Unni appellati Sabiri ed altre lor genti. A simile è fama che le Amazoni uscite di questa regione si mettessero a campo nella Temisciria1, presso