Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/448

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438 GUERRE GOTTICHE

l’attitudine dei terrazzani alla coltivazione di essi, e particolarmente della vite. Alla regione soprastanno poggi altissimi, di ben malagevole accesso, coperti di boschi ed estendentisi infino ai Caucasii, dopo i quali va l’orientale Iberia a congiugnersi co’ Persarmeni. Il fiume Fasi nato dal Caucaso scende intra essi, e fa quindi foce nel Ponto segandone il mezzo del lido foggiato a mo’ di luna; ed eccoti l’origine dell’opinione ch’egli dividesse in due parti il continente, l’una dalla sinistra del fiume chiamata Asia, Europa l’altra dalla sua destra, ove tutti i Lazj hanno stanza, non possedendo nella prima cittadi, o fortilizj, o grosse borgate, ed i Romani già tempo aveanvi fabbricato la sola Petra. Quivi se porgiamo orecchio ai paesani conservavasi il famoso vello che diede impulso, giusta le poetiche favole, alla edificazione d’Argo; ma io lo ritengo errore, sembrandomi di là dal probabile che potesse avvenire senza saputa di Eeta la fuga di Giasone con Medea dopo quel rapimento, quando il fiume separata non avesse la reggia e tutte le altre abitazioni de’ Colchi, dove costodivasi il vello; tanto abbiamo dai vati sopra tale argomento. Il Fasi non altrimenti correndo porta le sue acque all’estremità del Ponto Eussino. Nella parte in fine dell’Asia ove il littorale prende sembianza di corna lunari sorgeva la città Petra; il lido verso Europa è posseduto dagli Apsilii ligii de’ Lazj e da gran pezza cristiani, siccome tutte le altre nazioni ora da me ricordate.