Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/616

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606 INDICE.


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Enea. — Conghiettura di Procopio intorno all’isola di Calipso. Nave di pietra in Corcira dedicata a Giove Casio, ed altra nell’Eubea, a Diana. — Sepolcro di Anchise |||
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Capo XXIII. |||
I Gotti assediano da terra e da mare Ancona. Valeriano con lettera esorta Giovanni ad unirsi seco onde soccorrere il presidio. — Ambo, fatto un sol corpo delle genti loro, afferrano a Senogallia. Il nemico procede ad incontrarli. Arringhe dei condottieri ai proprii eserciti. Marittimo combattimento; strage e fuga de’ Gotti |||
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— XXIV. |||
Nella Sicilia valorose gesta di Artabano a pro de’ Romani. Vani esperimenti de’ Gotti per riappattumarsi coll’imperatore. Felici imprese dei Franchi nell’Italia. — Leonzio imperiale ambasciatore a Teudibaldo di Teudiberto. Dicerie d’entrambi. — La Corsica e la Sardegna in potere dei Gotti. Nella prima delle isole uomini e cavalli di piccolissima taglia |||
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— XXV. |||
L’Illirico posto a sacco dagli Sclabeni. — Giustiniano si lega co’ Gepidi, quindi spedisce aiuti per guerreggiarli, ai Langobardi. Costoro vittoria. — Città rovesciata dai terremoti. Marittima inondazione. Crotone assediata dai Gotti |||
   » 538
— XXVI. |||
Sciolto l’assedio di Crotone all’apportare de’ romani vascelli Ragnari e Morra, comandanti de’ Gotti, pensano arrendersi. — Guerresco apparato e truppe di Narsete cui negasi dai Franchi il passo pel veneto suolo. Consiglio di Totila. Narsete prende la via di Ravenna |||
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