Pagina:Opere di Raimondo Montecuccoli (1821).djvu/15

Da Wikisource.

ix

del generale Turpin-de-Crissé, e dagli aurei precetti del Boussmard. Nel secondo volume viene per la prima volta alla luce un’operetta inedita del Montecuccoli intitolata: L’Ungheria, accompagnata da una dissertazione apposita per provarne l’autenticità.

Non ho creduto pregio dell’opera il ristampare il libro noto per diversi titoli, ora di Sistema dell’arte bellica, ora d’azione bellica, ora d’arte universale della guerra, perchè non è questo che un abbozzo, od un centone della grand’opera del Montecuccoli.

Finalmente, acciocchè nulla mancasse di quanto poteva accrescere il lustro dell’edizione, nella quale lo stampatore ed il librajo, che ne hanno assunto il carico, ebbero principalmente in mira una modesta semplicità congiunta ad una grande accuratezza, avranno i lettori in questo primo volume il ritratto dell’illustre Capitano Modenese, un simile de’ suoi caratteri preso da una delle lettere originali di lui, e in fronte all’elogio lo stemma della famiglia Montecuccoli.

Ho pagato, per quanto era in me, un giusto tributo di riconoscenza a tutti coloro, che mi furono liberali d’ajuto e di consiglio per questa edizione, manifestandone i nomi e l’opera