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DE' DRAGONI


considerazione del signor foscolo


Riferita a pag. 88 del testo, nota (2)


I. Taluni derivarono l’etimologia de’ dragoni dalla voce alemanna tragen, portare, perchè i dragoni erano fanti portati da’ cavalli1. Onde confutare questa inezia l’Enciclopedia presume che dragone fosse soprannome ingiurioso assunto da’ soldati per impaurire. Un autore più recente lo crede derivato dal titolo di dracores o dracoses di cui fu insignito pel suo coraggio Costantino Paleologo imperadore2. Ma nè la lingua greca nè la storia bisantina conoscono sì fatti nomi; bensì dregases era nome de’ principi di Servia imparentati a’ Paleologhi; e fu portato dall’ultimo imperadore di Costantinopoli3. Tant’era desumere i dragoni dalle corazze de’ sarmati conteste d’unghie di cavallo, imitanti la scagliosa pelle del dragone 4 Più probabile è l’etimologia di Egidio Menagio da’ draconari di Vegezio: aveano diverso istituto5; ma non abbiam noi de’ veliti che non hanno di romano altro che il nome? Se non che poco giova il sapere sì

  1. Encyclopédie. — Art. Dragons .
  2. Manuel du dragon, cap. 1, art. 1.
  3. Vedi l’Istoria Bisantina commentata dal Du-Fresne
  4. Pausania, in Atticis, pag. 50, edit. Kuhni, 1696
  5. I Draconari erano vessilliferi: Primum signum totius legionis est aquila, quam aquilifer portat. Dracones etiam per singulas cohortes a draconariis feruntur ad proelium . Vegez. De re milit., lib. II, c. 13. Ed erano insigniti d’una collana: torquem, quo ut draconarius utebatur, capiti Iuliani imposuit . Ammiano Marcell., lib. XX, cap. 4. Gli antichi alfieri di cavalleria aveano quasi le stesse prerogative de’ vessilliferi.