Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/12

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XI

la patria, la madre, i fratelli gli stessero sempre e tenacemente fitti nel cuore.

Premessi adunque pochi cenni sulla vita, la persona, il carattere e le opere del valente italiano, che noi abbiamo ricavati da diversi analoghi ragguagli, ed emendati dietro cognizioni attinte in parte da diversi MSS., e in parie forniteci graziosamente dal fratello di lui* 1 il meglio informato e sì delle varie vicende di Ugo, e sì della originale condizione della propria famiglia; e premessa pure una lettera critica del medesimo al conte Pecchio intorno alla vita di Ugo da lui scritta e pubblicata in Lugano nel 1830** 2;

  1. * Il signor Giulio Foscolo che dall’età di 15 anni abbracciò la carriera militare nell’armata d’Italia; che in mezzo alle convulsioni de’ tempi fu nelle lettere addottrinato dal proprio fratello e dal famoso Lomonaco; che in varie campagne spiegò senno e valore, e che per la validità dello ingegno e la lodevole probità sua ha ora grado di Tenente Colonnello di cavalleria in un reggimento austriaco.
  2. ** Questa lettera dettata con rara semplicità e verità e senza livore è diretta a vendicare il defunto fratello dalle qualificazioni ingiuriose, dalle ardite esagerazioni, e, diciamolo pure, dalle patenti falsità pubblicate gratuitamente dal conte Pecchio tanto benemerito dell’italiana letteratura per altre opere, nella vita di Foscolo, che per propria confessione imprese a tessere senza idonei materiali, ma per quel che sembra, con animo di detrarre sotto il manto della lode alla fama dell’italiano ellenista, e filosofo, del suo consorte di sventura, del suo preteso amico.