Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/88

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disuguaglianza e cecità di giudizio, qual bene reale indurrebbe gli uomini a legarsi in società per combattersi? a insanguinarsi scambievolmente per possedere la terra abbondantissima a tutti? e qual bene più caro della pacifica lilibertà? Ma per decreti immutabili l’universalità de’mortali non può essere nè quieta nè libera. Incontentabile ne’desideri, cieca nei modi, dispari nelle facoltà, dubbiosa sempre e le più volte sciagurata negli eventi, non potea se non eleggere il minor danno, rinunziando la guida delle sue passioni alla mente de’saggi o all’imperio del forte. Quindi il genere umano dividesi in molti servi che tanto più perdono l’arbitrio delle loro forze, quanto men sanno rivolgerle a proprio vantaggio, ed in pochi signori che fomentando co’timori e co’premi della giustizia terrena, e con le promesse e le minacce del cielo le passioni degli altri, hanno arte e potere di promuoverle a pubblica utilità.

X. Elementi dunque della società furono, sono, e saranno perpetuamente il principato e la religione; e il freno non può essere mode-