Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/87

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genere turba coi timori la voluttà dell’ora che fugge, o la disprezza per le speranze che ingannano; si duole della vita, e teme di perderla, e anela di perpetuarla, morendo: ondeggiamento perenne di speranze e di timori, agitato ognor più dall’impeto del desiderio e dagli allettamenti della immaginazione. Cosi piacque alla natura che assegnò l’inquietudine alla esistenza dell’uomo, il quale aspira sempre al riposo appunto perchè non può mai conseguirlo; però languendo le passioni, ritardasi il moto delle potenze vitali; cessato il moto, cessa la vita; ed ogni nostra tranquillità non è che preludio del supremo e perpetuo silenzio. E ben possono starsi e stanno (pur troppo!) nei forsennati, passioni senza ragione, ma la ragione senza affetti e fantasmi, sarebbe facoltà inoperosa; e ogni filosofia riescirà sublime contemplazione a chi pensa, utile applicazione a chi può volgerla in prò de’mortali, ma inintelligibile e ingiusta a chi sente le passioni che si vorranno correggere. Aggiungi che come non a tutti la natura fu equa dispensatrice di forze, così non gli armò con pari vigor di ragione1; e senza sì fatta

  1. Renato Cartesio pianta per assioma «Che la natura abbia dotati gli uomini di pari facoltà di ragionare (Disser-