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IX.



Pur tu copia versavi alma di canto
    Su le mie labbra un tempo, Aonia Diva,
    Quando de’ miei fiorenti anni fuggiva
    4La stagion prima, e dietro erale inanto

Questa, che meco per la via del pianto
    Scende di Lete ver la muta riva:
    Non udito or t’invoco; ohimè! soltanto
    8Una favilla del tuo spirto è viva.

E tu fuggisti in compagnia dell’ore,
    O Dea! tu pur mi lasci alle pensose
    11Membranze, e del futuro al timor cieco.

Però mi accorgo, e mel ridice amore,
    Che mal ponno sfogar rade, operose
    14Rime il dolor che deve albergar meco.