Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
139 |
giudicò al genio poetico. Di nessuno di que’ sonetti io ricordomi esattamente. Chi, nel leggere questo volumetto, avesse desiderio e opportunità di ottenerli d’Italia, mi farà cosa grata, s’ei li aggiugnerà manoscritti a questa raccolta, e riempirà la lacuna. Uno de’ bei sonetti del Salandri, e sul passaggio del Console Flaminio per le onde del Trasimeno Uno del Frugoni è sull’esilio di Scipione e comincia:
Uno del Cassiani dipinge mirabilmente il ratto di Proserpina:
- Diè un alto strido, gittò i fiori; e volta
- All’improvvisa mano che la cinse,
- Tutta in se per la tema onde fu colta,
- La Siciliana vergine si strinse, ec.
Aggiungansi i sonetti di Angelo Mazza per Santa Cecilia; e i quattro di Vincenzo Monti su tu Morte di Giuda. Questi due poeti vivono ancora1.
Q. Rossi. Gesuita; non so di che terra, perchè i frati non hanno patria. Il sonetto è davvero profetico e degno di qualunque poeta. Sino a tutto l’undecimo verso parla Simeone a Maria la quale presenta all’altare Gesù bambino. I tre ultimi versi hanno in se sì schietta e sì divina e passionata bellezza che avrebbero potuto guidare la mano di Raffaello a dipingere la Rassegnazione della Vergine.
Minzoni. Ferrarese: seguace (quanto allo stile) del suo
- ↑ È noto che la vita preziosa di questi due illustri ingegni è ora spenta. L’Italia perdè il Mazza nel 1817 e il Monti nel 1828. Il primo nato in Parma nel 1741, e l’altro a Fusignano terra di Romagna nel 1754 — Non ci sarebbe poi stato per avventura malagevole il riempiere in qualche modo questa lacuna secondo il desiderio del ch. Foscolo; ma non avendo noi in animo di riprodurre che le cose di lui, stimiamo miglior partito il lasciare a’ lettori la cura di raccogliere gl’indicati sonetti e di postillarli, e di scieglierne ed aggiungerne anche altri nel leggere i poeti italiani.