Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo II.djvu/150

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nia che mi verranno trasfuse nella mente dall’originale.

Ma varie sono le tempre intellettuali d’ogni uomo; vario il valore di ciascuna parola, a chi troppo oscurata, a chi troppo magnificata dall’antichità; incostante la pronunzia delle lingue morte; diversi gli organi di tante orecchie nelle quali i versi suonano; quindi opposte sempre le sentenze sulla corrispondenza dello stile nei traduttori. Nè io mi lusingo dell’assenso comune; che anzi sospetto d’aver dato al poeta un andamento più concitato, ed alla lingua italiana certa affettazione di antichità e di sintassi greca. Ma se i disegni della mente partecipano del divino, la materia e i sensi con che si traggono sono, pur troppo, sempre umani. — Per la passione, elemento più necessario degli altri, e così universalmente diffuso nell’Iliade, s’io lascerò freddi i lettori, non sarà colpa dell’incertezza del gusto nè delle storie, ma tutta mia e della natura del mio cuore, del cuore che nè la fortuna, nè il cielo, nè i nostri medesimi interessi, e molto meno le lettere, possono correggere mai ne’ mortali.

E perchè i principi e gli autori non odono la verità nelle loro stanze, io pubblico questo saggio per valermi delle sentenze dei dott-