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Μέγαν. Questo epiteto, che esattamente si traduce grande, ha qui l’idea dell’immensità, della sublimità e della solidità dell’Olimpo: però Virgilio tradusse totum.
Ecco le traduzioni e le imitazioni di questi tre versi.
VIRGILIO
Annuit et totum nutu tremefecit Olimpum1.
«Fidia effigiando Giove Olimpio interrogato da che modello trarrebbe la divinità, rispose: da Omero; poichè dalle sopracciglia e dalle chiome di Giove egli avea idoleggiata tutta l’effigie»
Macrobio. |
Qui è l’onnipotenza senza la maestà. L’originale fa contemplare, l’imitazione immaginare. Virgilio, Orazio2, e l’Alfieri3 percoto-
- ↑
Annuit invicto caelestum numine rector,
Quo tunc et tellus, atque horrida contremuerunt
Aequora, concussitque micantia sidera mundus.Catul., Nupt. Pel. v. 204.
- ↑ Cuncta supercilio moventis
- ↑ Nell’inno di Davide a Dio:
- Se il capo accenni, trema l’universo.
- Ed al Signor ch’i’adoro, e ch’i’ringrazio;
- Che pur col ciglio il Ciel governa, e folce.
- Se il capo accenni, trema l’universo.