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Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo II.djvu/193

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Disse, e la prole di Saturnio fece
Del suo ceruleo sopracciglio cenno,
Crollò l’immortal testa e le divine
Chiome dell alto Sir diero una scossa,
Onde tutto tremonne il vasto Olimpo.

Disse-fece-del suo-crollar-dar una scossa alto Sir- la moltitudine e la brevità delle parole immiseriscono l’immagine, e prole assai più; ceruleo è inesatto: crollar la testa, non è d’Omero; vedi le osservazioni al Ceruti.


Disse. e co’ neri cigli il segno diede,
E le chiome si mossero immortali
Del divin capo, e ne tremò l’Olimpo.

Cigli. parola troppo tenue a tanta mole; dar il segno, toglie il mirabile emanato da un verbo. Mancano il Re, il Saturnio, la vastità dell’Olimpo, e l’ambrosia. I troppi e congiuntivi sconnettono l’unità.