Pagina:Orazioni di Buonaccorso da Montemagno il Giovane.pdf/41

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ve è spenta la carità della Patria; dove gli animi degli infelici, e miseri cittadini sono nelle private passioni, e ne’ beni proprii corrotti; dove le ambizioni sfrenate tutte sono date alle domestiche commodità, piene di fame, di rapacità e d’avarizia; quella Repubblica veramente è sottomessa a mille pericoli di fortuna, e secondo le filosofiche discipline, non può diuturnamente durare. Quinci nascono i falsi e scorretti consigli nel bene comune. Quinci nascono le discordie e differenze cittadinesche. Quinci nascono i fraudolenti e perversi iudicii. In quella Repubblica non può mai essere pace, quivi non può mai essere giocondità, quivi non può essere accrescimento di principato. Anzi più tosto nelle proprie forze inferma, non essendo da’ suoi propri amata, è di necessità, che sia in odio d’ognuno; ed ingiuriata, ed afflitta in sè medesima, sè stessa consumi, e miserabilemente venga meno. Oimé! che altro distrusse e dissipò il felicissimo Imperio nostro di Roma, se non quando la carità della Patria si spense nelli animi de’ suoi propri cittadini, e quando i commodi proprii anteponere cominciarono a’ pubblici? E quando più crebbe questo mancamento del civile amore inverso alla Patria, tanto più scemò la felicità del principato di quella fortunatissima libertà. Per le quali cose, illustri ed eccelsi Signori miei, e voi altri, prudentissimi cittadini, conforto e persuado i degnissimi animi vostri, che, conciossiacosachè tanti sieno i benefici, per li quali alla Patria nostra obbligati siamo; tanti sieno i frutti, che seguono dalla civile carità inverso la sua Repubblica, tanti sieno gl’incommodi e pericoli, quando nelli cittadini è spento il fervore inverso la Città propria; pertanto ne’ vostri petti magnifici e generosi sempre arda la fiamma e l’amore del bene comune, sempre la carità di questa vostra florentissima Patria a tutti gli altri privati commodi vostri antepognate. E così facendo, vederete sempre questo fortunatissimo imperio rostro fiorire. Vederete questo amplissimo principato sempre gloriosamente magnificarsi. Vederete il