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triunfante nome di Firenze crescere nel Mondo sempre in fama dignissima, e merita venerazione di tutti i popoli. Temeranno i vostri nimici. Non sarà potenzia di Principi al Mondo
sì grande, che la costantissima Città vostra non tema e riverisca. Fermate ultimamente questa indubitata sentenzia negli
animi vostri, magnifici e potenti Signori; che mai non è per
mancare questa gloriosissima libertà, mentre l’amore e la
carità della Patria vostra a tutte l’altre cose umane antiporrete. Sempre sarà in voi iocondità (1), pace, tranquillità e riposo. E questo potete comprendere per chiaro esemplo de’ vostri Magnifici Signori passati, i quali avendo ne’ loro petti
sapientissimi sempre in tutto il progresso del loro uſficio questo fervore di carità inverso questa Repubblica unitamente posseduto, nè altro mai vigilato, nè inteso, se non al bene e alla
incolumità di questa prestantissima Città vostra, finalmente
tanta è stata la loro cura e vigilanza e fervente carità, che di
tanta aspra e acerba tempesta di guerra, in dolce e tranquilla
iocondità, e pace vi riposerete. E così in voi. Magnifici Signori
novelli, spera questo invittissimo e felicissimo popolo, che
fortunatissimamente seguirete; tanto amore, virtù, e carità,
e grazia cognosce nelli amplissimi e singulari vostri ingegni,
E così piaccia allo altissimo Dio che sia.
(1) IOCONDITÀ. Giocondità, manca ne’ Vocabolari, ma è voce latina jucunditas. Così appresso.
