Pagina:Ordini di cavalcare (1571).djvu/232

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con cera bianca, & lglil di giglio caldl , siopramettendouiun pìumacciulll di stlppia, l di bambagia. & per issi atil di cinque gilrni curerai quesi a ferita clsi; dopo i quali d vai Usiulcl a buchi, chesutti haurai, con un bolzanettl dirame, grossa quanto è il dito maggiore; & ugni quella parte con unguento suttl di Ver dorarne, Al urne, Oglio commune ; il qual risealderai, qualunque uolta uorrai usurlo. Clsi curano questo male i malisealchi ualenti. Ma io, percioche sii genera questa mdisoositilne da quell’animai, che uiue, e nln si può uccidere, che maggior putresuttion non si cause ; & la malignità de’ uermi piu nel capo regna, che nel rimanente del clrpl: llderei, che si tentaste di cacciamelo destramente fuori, e di liberar la parte, quando nln si possa il tutto ; adoprando i siopradetti rime-dui} & curandl, clme s’è detto, pur che non si tocchi la uena. & cosi giouer assai ad ogni qualità di clsi suttl morbo '

Della Rogna.

a s c e da humorsialsio la rogna piu che da corrotto; & èsoecie di Lepra, anch’ella pustulofa, storca, contagiosia, & accompagnata da pizzicore, o prurito : conciosia che da sioprabondanza di sungue dipende, e da humor sialsio acce-sil, indig estl, e crudo, esoarge la persona di minute granella . Facciasi adunque prima d! ogni altra cosa per l’animai, che ne patirà, un bagno di Lissiuo, Sa-plne siaracinesel : & sene bagni ben lapessena tutta al caualll. Posici a i luoghi pustulosi si medichino cln mistura di Oglio d’Oliua lib. i. Sugna uecchia di porco, che non sia salata, lib. i .Foglie di Titiinaglio, onc.4. Foglie di Marubio. onc.4. Le quai cose poi che saran bollite, con Faceto, e con laìume le raffeedde rai: poi ne bagnerai quelle pustule clnsougna, l bambagia, 0 lino} immlllatlui dentro , per tre giorni, ciasic un giorno una uolta. Et, non sentendone alleuiamen to il cauallo, lo insagnierai da ciaseuna banda del collo, si che se ne traggano tre , 0 quattro libre di sangue : nel che haurai riso etto alla debolezza, e ma-g rezza, ouero alla pienezza, e fortezza sua. Darai? li finalmente sul mostac ciò un bottoncino di fuoco dalla parte di dentro ; percioche alcune granella ini riposte ne consumerai, le quali fono atte a nutrire, & aumentar si maligna cor-rottione. Indi, euacuato Canimale, aiu ter ai la natura con l’unguento , che qui noterò ; il qual disseccherà ageuolmente quell'humor peruersu, soarfl fra la pelle, & il cuoio. Togli Oglio conrnune, Fronde di cimbale, Zolfo pesil, Succl di sur delle, acconcie in barilo. Latte di Capra. Metti queste cose a bollire, & formane unguento, con cui ugnerai la seabbia due uolte il giorno al cauallo, e si risanerà. V n’altro unguento ancora , che alla rogna gioua, sia questo. Piglia Oglio com munc, 'Zolfo, Aceto forte, Sale, Fuligine di camino. Sugna di porco non salata. Fa delle suddette cose insieme composie unguento; & col modo dichiarato di sio pra ugnine i luoghi offesi} i quali prima haurai bagnati con lissiuo , & possala