Pagina:Ordini di cavalcare (1571).djvu/27

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quei torni, oltre che si ci potrebbono aggiungere più persone con le bacchette, voi potreste tenerne un’altra più lunga di quelle con la man sinistra, & cambiando volta dapoi cambiarla nella man destra. Onde assai fiate voi solo, battendolo di bacchetta di dietro, hor con l’una, et hor con l’altra mano, senza che vi sieno altri, lo farete liberamente andare a i torni come si vuole, tal che userete sopra di ciò quello, che a noi parerà in suo correggimento più sacile, et gli sara tanto grave, che mansuetamente si fara cavalcare, & in ubbidirvi lo troverete più pronto. Et bẽche benche benche accada in ogni età di Cavallo, nondimeno a polledro, che fa resistenza, nelle prime volte, che gli monterete su, vale molto, & gli sara utile, & a proposito suo più di qual si voglia castigo.

[Come si ha a stare a cavallo, & ove si ha a metter la Sella.]Et dovete cavalcare, & star sopra di esso, non solo con animo grande, senza tema di lui; ma far concetto, che egli sia con voi un’istesso corpo, di un senso, & di una volontà. Et dapoi che stara disciplinato alla guisa, che io dirò, sempre che si maneggia, & prende la volta, dovete verso quella banda accompagnarlo con la persona, fermo, & saldo, & senza pendere da niun lato, mirando la testa del cavallo fra le orecchie non non pur’in quel tempo, ma spesso spesso, quando cambia, & trotta, galoppa, & corre: fra le quali orecchie il vostro naso, che stara nel dritto del mezz del suo ciuffo, sara il segno in farvi conoscere, se voi se sedete giusto sopra la stella, & se egli va di collo, & di testa con quella giustezza che gli conviene. E ben vero, che fin tanto che sara insegnato, dandogli lettione, dovete quasi cõtinuãmete continuamente continuamente abbassare un poco gli occhi dalla banda dov’egli si volta, & vedergli le braccia se vanno con ordine; et perche andãdo andando andando fuora del debito, accorgendovene tosto, vi trouerete a tempo, non meno in dargli castigo, che in accarezzarlo, quãdo quando quando egli andasse ordinatamẽte ordinatamente ordinatamente : ma dapoi che intẽderà intenderà intenderà bene, starete come vi ho detto dinanzi, ch’altramente starebbe vitio non cõveniẽte conveniente conveniente a scelto, et buon Cavaliero. Pero notate, che essendo all’incontro del nimico, combattendo, si vuol mirare alla man dalla spada di quello, & a i moti suoi, & non in altra parte: benche pure allora, per esser la virtu degli occhi di tãta tanta tanta visiva capacita, si vederà l’uno & l’altro. Et quando salta, overamẽte overamente overamente para, & a qualunque cosa lo accompagnerete a tempo conforme al motivo ch’egli fara, così come egli a tempo risponde al vostro pensiero, & in ogni richiesta; perche bisogna che il vostro corpo con la schiena vada giusto, & gli sia corrispondente, et ordinato, con non minor concordantia, che se fosse musica. Et similmẽte similmente similmente la man sinistra con le redine, et la destra con la bacchetta. E sopra di lui cavalcherete giusto, & vi fermerete con le ginocchia, & unitamente con le cosce ben poste, & sigillate con la sella; et lascerete calar le gãbe gambe gambe diritte, nel modo che le tenete quando siete in piede. Et quando sara il bisogno, con esse lo aiuterete più o meno, secondo che accaderà: & lasciandole calare in quella forma, i piedi anderanno a posare sopra le staffe a i loro debiti luoghi con la punta & col calcagno d’ogniuno d’esse girati dove conviene; che voltando voi quanto si può dall'

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