Pagina:Oriani - Fino a Dogali.djvu/288

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di annullare l'opera che intendeva spiegare e con essa tutta l'importanza delle scienze morali. Il Gervinus in largo e minuto studio storico anatomizzò invece tutte le opere del Macchiavelli, per ripetere nella spiegazione del Principe quello già detto dal Ranke, illustrando col proprio patriottismo germanico il supposto eroico patriottismo del Macchiavelli. Lo Zambelli nelle sue Considerazioni del Principe sembra riprendere con maggiore sicurezza la tesi del Macaulay, provando contro di lui la corruzione europea pari se non maggiore di quella dell'Italia, ma poi tira a scemare l'odiosità del Valentino colla solita necessità pratica e collo scopo patriottico, spiegando come il Macchiavelli, morto il Valentino, disperato del proprio sogno tornasse a fantasticare la repubblica. E repubblicano lo dipinse il Guerrazzi nell'Asino e nel primo capitolo dell'Assedio di Firenze mettendogli in bocca un discorso che il Macchiavelli per primo non avrebbe compreso. Il Desanctis critico più famoso che forte, nella sua storia della letteratura italiana girò per un lungo capitolo intorno al Macchiavelli e al Guicciardini senza intendere nè la natura artistica del primo nè quella politica del secondo, divagando in inutili teoremi morali e in confuse riflessioni storiche. Con ben altro ingegno il conte di Cavour alla prima lettura delle opere postume del Guicciar-