Pagina:Oriani - Il nemico, vol.2.djvu/127

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Tatiana gettò un urlo insopportabile.

— Loris... Loris!...

Con una suprema convulsione di vergine fece arco della testa sul fieno e, puntando ambo i pugni al volto di Topine, lo respinse.

Loris vide Topine staccarsi dal suo grembo, ove le sottane lo nascondevano a mezzo. Tatiana rimase scoperta fino a mezzo le coscie; i suoi stivali alla scudiera parevano stravaganti in quel momento. Ma Topine le si riavventò addosso mormorando fra i denti, lottarono ancora; Loris intese un’altra volta il proprio nome, poi Topine furibondo scagliò un pugno sulla testa di Tatiana, che gettò un sordo gemito, e sollevandole tutte in pugno le sottane le si distese rabbiosamente sopra.

Ella tremava ancora. La sua testa semisvenuta si muoveva spasmodicamente sul fieno, mentre il petto le si sollevava spaventosamente.

— Ah! le sfuggi in un gridò straziante, cui ne segui un altro selvaggio di Topine, che si squassava su lei.

Loris incontrando lo sguardo agonizzante di Tatiana dovette abbassare il proprio.

Tatiana si senti morire.

Quando rinvenne, si trovò sotto Topine assopito sulla sua faccia; la marcia del lupus le aveva macchiato tutto il mento. Ebbe uno sguardo vago, poi vide Loris colle braccia incrociate, che la contemplava, pallido come un morto.