Pagina:Oriani - Il nemico, vol.2.djvu/161

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giudicare da sè. Tu, amico mio, ti sei espresso benissimo; sciaguratamente bisognerebbe che tu fossi un po’ meno vecchio... anch’io lo sono troppo. Ecco il perchè.

Il principe Vladimiro, per quanto uomo di salone, non trovava il modo di andarsene; avrebbe voluto attendere una risposta, che allora capiva impossibile. Finalmente s’inchinò a Tatiana, che si lasciò stringere la mano, ed uscì come potette.

Due mesi dopo Tatiana aveva sposato il principe Vladimiro Gregorevich Tewceff senza pompa e senza seguirlo nel suo palazzo. Tale matrimonio confuse tutti i calcoli della grande società mondana, incapace d’indovinare la profondità di certi sentimenti.

Tatiana, fredda e riservata, non aveva voluto mutare nulla alle proprie abitudini di ragazza; era uscita un momento per la cerimonia, ed era ritornata al capezzale dello zio, che non lasciava più il letto. Il principe Vladimiro, quella sera, non osò chiederle che un bacio, tornando al proprio palazzo; ella gli offerse la fronte. La devozione di Tatiana per il malato era l’ammirazione di tutti; quando morì, ella fu ripresa da grandi convulsioni, che la compromisero seriamente, e volle ritornare al castello di Kourlak.

Dopo tre mesi di matrimonio si trovava col principe come alla vigilia; egli adorandola non si era permesso nè un lamento nè una allusione, ma Tatiana tratto tratto leggeva ne’ suoi occhi una passione così intensa, che le faceva paura.