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Pagina:Oriani - Il nemico, vol.2.djvu/207

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il compromettersi sarebbe per voi, che non voleste mai davvero la battaglia, un’imprudenza senza merito. Se Olga e Lemm saranno presi, Lemm forse confesserà: credo più al carattere di Olga. Essa è una di quelle sentimentali, che gustano nella morte la poesia del sacrificio. Quanto agli studenti, sono fanciulli chiacchieroni, che si salveranno forse per la loro poca importanza. È d’uopo provvedere; domani partirò per Pietroburgo.

— A che fare?

— Bisogna ritirare il deposito dal mio banchiere; è tutto il nerbo di guerra che ci rimane.

— Correreste un rischio inutile. Firmate uno chéque per un altro banchiere, farò io ritirare la somma.

— Siete sicuro di non arrischiare alcuno?

Il principe non rispose nemmeno: Loris seguitò:

— Conducete con voi Tatiana a Pietroburgo, non è bene restar qui. Tornerete nel Comitato e vi agirete potentemente per deciderlo; io mi metterò subito in campagna. Bisogna cancellare ai più presto il ridicolo dell’ultimo smacco; verrò ad un’altra seduta, appena disposte le prime file.

Ma arrestandosi bruscamente, considerò il principe, che pareva di una grande svogliatezza.

— Voi non credete più a nulla!

— Avete indovinato.

— Separiamoci dunque. Voi sperate di vivere,