Pagina:Oriani - Il nemico.djvu/110

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salvare Rodion abbandonato dal Comitato Esecutivo, sarebbe il primo nocciuolo della rivoluzione: nessuno di essi credeva più al vecchio nichilismo, pure ostinandosi nella necessità della lotta contro lo Czar. Era bastato a Loris presentarsi in mezzo a loro per dominarli; con essi ne troverebbe altri per iniziare presto una campagna. Agire, agire sempre, magari male, ma agire.

Loris passeggiò a lungo per la stanza: il suo volto era tornato rigido nell’imperiosità del comando, così che passando dinanzi allo specchio si ammirò.

Poi si gettò sul divano.

Poco dopo dormiva. La candela ardeva sul tavolo presso l’astuccio nero del pugnaletto, dal quale l’oscillazione della fiamma traeva ogni tanto qualche bagliore.

La mattina si svegliò calmo: uscì presto ed entrò in un caffè per leggere nei giornali il racconto del cadavere trovato in quella strada. Con sua grande meraviglia i giornali non ne parlavano. La polizia era dunque abbastanza abile per tacere l’accaduto, cercando di venirne così a capo più facilmente. L’aspetto mattinale della città lo impressionò vivamente: tutti i negozi si aprivano, la gente scendeva nelle strade frettolosa, ognuno preoccupato del proprio problema segreto; pochi fiaccheri giravano, mentre un vento tiepido fondeva la poca neve mutandola in fanghiglia. La città non aveva ancora la propria fisonomia di