Pagina:Oriani - Il nemico.djvu/86

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— E sulle nostre informazioni. Vuole egli essere dei nostri?

Kriloff cominciava a turbarsi. L’insistenza, colla quale il presidente affettava di non accorgersi di Loris, gli accresceva l’imbarazzo; temeva una parola provocante da questi, e non sapeva come rispondere a tale interrogatorio.

Ma Loris intervenne.

— Al fatto, signore. Voi mi conoscete altrimenti non mi avreste ricevuto. Se le vostre informazioni sono profonde avrete fors’anche indovinato il perchè vi abbia fatto chiedere questo colloquio.

Nessuno si mosse.

Loris proseguì:

— Anzitutto accettate i miei complimenti. Credevo che per arrivare sino a voi avrei dovuto passare per le vecchie farse di tutte le iniziazioni; siete moderni.

Loris, che s’aspettava una risposta, rimase impacciato del loro silenzio.

— Comprendo la prudenza della vostra maschera, seguitò con sarcasmo.

Il silenzio dei cinque parve diventare anche più intenso: stavano immobili. Kriloff aveva abbassata la testa. Sulla faccia di Loris passò un fremito.

— A che punto è la rivoluzione?

Il presidente si volse lentamente squadrandolo:

— A quale la desiderereste voi, che interrogate?

— Al punto che non aveste più bisogno delle