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Rinaldo in questo si scusa con Carlo
     dicendo che a combatter anderia
     se l’armi hauessi, & obligo ha di farlo
     lequali sono in pegno allhosteria
     eccoti Carlo del cui ualor ciarlo
     che uede Astolfo che pian pian s’inuia
     per ascondersi in luoco oue sua lancia
     non fori a lui la uenerabil pancia.

Ahi famoso poltrone, ahi paladino
     ahi guerrier della tauola ritonda
     con le spalle s’affronta il saracino
     guardami in uiso pria che ti nasconda
     come la furia de l’acqua un mulino
     uolge per forza, o qual sel uento fromba
     tal la uergogna con superba uoce
     rispose Astolfo huilmente feroce.

Onde animo si fece col brauare
     come chi canta per timor di notte
     con dir non fuggo, ma giuo a pisciare
     che con altr huom ho delle lancie rotte
     tu credi forse un uigliaco affrontare
     pagan can traditor, squarta ricotte
     presto giu scendi della tua giraffa,
     fammi un inchino, e scortami la staffa.