Pagina:Ortiz - Letteratura romena, 1941.djvu/115

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della vita che gli brulica airintorno e dì questa vita coglie sempre il lato più comico». Tutti i tipi della società romena contemporanea son ritratti nelle sue commedie: dal mercante di legname che discute di politica senza capirne nulla al commissario di polizia che giustifica i suoi piccoli imbrogli coll’esiguità del suo stipendio variante a seconda le risorse del bilancio e le molte gravezze familiari («Famelie mare, leafă după buget mică», cioè: «Famiglia grande, stipendio, secondo il bilancio, piccolo»), frase ambigua che si presta all’interpretazione maligna che lo stipendio sia piccolo giudicato dalla somma posta in bilancio, non tenendo cioè conto dei numerosi, piccoli e non troppo onesti incerti, coi quali lui lo arrotonda; dallo studente che nelle riunioni pubbliche pronunzia discorsi incendiarii e inveisce contro l’infame commissario di polizia che gli toglie la parola, per finire poi anche lui commissario di polizia, al vecchio pensionato pauroso che si lascia trascinare a prender parte a un comico tentativo rivoluzionario d’instaurare la repubblica a Ploești e poi trema di paura nel sentir degli innocui colpi di pistola tirati da una compagnia di buontemponi avvinazzati e ch’egli scambia col fuoco di fucileria delle truppe reazionarie; dal tumulto di una piccola città di provincia in piena lotta elettorale con relativi imbrogli e ricatti a base di lettere d’amore smarrite e di cambiali false, agl’intrighi che si tessevan nei ministeri.

Il capolavoro del Carageale è la «Scrisoarea pierdută», che anche oggi si rappresenta con molto successo nei teatri romeni, grazie anche a una vera tradizione artistica formatasi tra gli attori, per cui la perfezione dell’interpretazione riesce ad aver ragione anche della sua inattualità, che del resto non è eccessiva, visto che i costumi politici son rimasti press’a poco gli stessi, soprattutto in tempo di elezioni.

Ne diamo qui un sunto, facendolo seguire dalla traduzione di qualche scena:


Dalla «Scrisoarea pierdută» di Ion Luca Carageale.


RIASSUNTO. — Nel primo atto, Donna Zoichitza, moglie del Presidente del Comitato Elettorale Trachanache, perde una lettera d’amore indirizzata al Prefetto, Tipatescu suo amante. La lettera cade nelle mani del candidato indipendente Catzavéncu, che pensa farsene un’arma per ottenere l’appoggio del Prefetto e della Signora Zoichitza, che esercita su di lui