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una grande influenza. Tutti sanno di questa lettera e la notizia viene agli orecchi del creduto marito, il candido Trachanache, che però mostra di credere non trattarsi d’altro che d’uno dei soliti falsi del candidato indipendente Catzavéncu.

Nel secondo atto questi annunzia nel suo giornale che si trova in possesso di un documento compromettente per il Prefetto e che lo pubblicherà nel suo giornale. Donna Zoitzica, terrorizzata all’idea dello scandalo imminente, convince l’amante ad accordar come prefetto l’appoggio del Governo al ricattatore in cambio della lettera. Mentre però il Prefetto annunzia la candidatura ufficiale di Catzavéncu viene da Bucarest l’ordine di considerar come candidato governativo Agamitza Dandanache, un vecchio rammollito che ha ottenuto l’appoggio del governo minacciando anche lui di pubblicare una lettera compromettente pel Ministro degli Interni cadutagli nelle mani.

Nel terzo atto ci troviamo in un comizio elettorale, nel quale ciascuno dei candidati espone le sue idee politiche. Intanto è caduta nelle mani del marito di Donna Zoitzica, che, abbiamo visto, è anche il Presidente del Comitato elettorale, una cambiale falsificata da Catzavéncu, che intanto ha avuto la disgrazia di perdere la famosa lettera su cui si basava il suo ricatto, lettera che vien trovata da un ubbriacone (il famoso «cittadino ubbriaco») e restituita a Donna Zoitzica, sicché il marito di questa può impunemente annunziare la candidatura ufficiale di Agamitza Dandanache impostagli dal Governo e Catzavéncu, ridotto a far buon viso a cattivo giuoco, finisce coll’accettar di presiedere il banchetto che si darà per festeggiar la riuscita del nuovo candidato.

Riportiamo ora una scena del comizio elettorale, in cui la arguzia del Carageale ha buon giuoco:

Farfuridi (dalla tribuna). — Permettete! (Si versa un bicchier d’acqua). Permettete! (rumori).

Trachanache (avvicinando a sè il campanello). — Stimabili! Stimabili! Facciano un po’ di silenzio! Ci sono all’ordine del giorno questioni importanti, urgenti. Abbiano un po’ di pazienza... (a Farfuridi): Coraggio e avanti, stimabile, visto che ha la parola!

Farfuridi (all’adunanza)....Dopo aver parlato dal punto di vista storico, e dal punto di vista giuridico, concluderò il più che mi sarà possibile brevemente.

Popescu (interrompendo). — ...Davvero?... Purché mantenga la promessa! (risa dalla parte dove sono i maestri).

Farfuridi. — Prego, non m’interrompano, permettano che...

Trachanache (volgendosi verso la parte della sala dove siede Popescu). — Stimabile... non interrompa...

Farfuridi. — Dopo aver parlato dunque dal punto di vista storico e da quello giuridico, concluderò, come ho detto, quanto mi sarà possibile brevemente (beve un sorso d’acqua, poi, riprenderlo fiato, continua lentamente col tono di chi cominci a raccontare una fiaba): Nell’anno mil-le-otto-cen-to ven-tu-no... in punto... (rumori e proteste dalla parte del gruppo di Catzavéncu).