Pagina:Ortiz - Letteratura romena, 1941.djvu/141

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Capitolo VI.


NICOLA IORGA E IL «SEMĂNĂTORUL».


A questo punto converrà occuparci della complessa e varia personalità di Niculae Iorga (1871-1940) che anche nel campo letterario ha impresso orme indelebili se non altro come capo effettivo del movimento del «Semănătorul». Uomo coltissimo, fondatore, capo e teorico del nazionalismo romeno, il Iorga che è anche letterato e scrittore di molto merito oltre che storico illustre, giornalista vigoroso ed oratore dei più grandi che abbia mai avuto la Romania, non propugnò nella rivista di cui presto assunse la direzione effettiva, uno sterile nazionalismo letterario, ma si schierò decisamente contro l’influsso esclusivo di questa o quella letteratura straniera. Le pagine del «Semănătorul», come quelle degli altri giornali e riviste letterarie da lui fondate e dirette in seguito («Floarea darurilor», «Drum drept», «Ramuri», ecc.) son piene di riuscitissime traduzioni delle più svariate letterature straniere ch’egli conosce a menadito, ma ospitano soprattutto prose e poesie originali ispirate alla vita nazionale romena (rurale nella sua essenza), il cui interprete più geniale Mihail Sadoveanu egli fu il primo a scoprire ed incoraggiare, accogliendone nel «Semănătorul» i primi saggi ancora incerti. L’opera scientifica e letteraria del Iorga rappresenta una tal massa che è difficile parlarne brevemente. Ricorderemo perciò solo i volumi più propriamente letterarii, cioè quello intitolato «O luptă literară» (Una lotta letteraria) nel quale raccolse gli articoli critici da lui pubblicati nel «Semănătorul», quello che comprende la raccolta delle sue poesie ( «Opera poetică»), qualcuno de’ suoi drammi più riusciti ( «Un Domn pribeag», «Doamna lui Ieremie», «Cleopatra», «St. Francisc»), i suoi deliziosi volumi di viaggi attraverso le diverse provincie della Romania, in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, ecc., la