Pagina:Ortiz - Letteratura romena, 1941.djvu/87

Da Wikisource.

— 87 —

Il vecchio tiglio ha steso un ramo
perch’ella possa sfiorarlo;
il tiglio giovine per farle vento
e per rapirla in alto sulle sue braccia,
ancora piove i suoi fiori
su lei.

E la fontana si domanda triste:
— «Dov’è andata la mia regina?
Disfacendo la morbida treccia,
nell’acqua mia specchiandosi il volto,
mi sfiorerà ancora pensosa
col piede?» — .

Ho risposto: — «Cara mia selva,
ella non viene, non verrà più.
solo voi, querce, restate ancora
a sognar gli occhi di viola,
che mi sorrisero blandi
tutta l’estate!...

Oh eran belle le alture,
quando mi son legato con lei!
O favola piena d’incanto,
ch’oggi sei oscurata,
dovunque tu sii, torna ancora,
siam soli ancora!

(Trad. di Ramiro Ortiz, op. cit.).


Ancora una poesia, ma squisitissima nella sua delicatezza di cammeo:


SOTTO I PIOPPI DISPARI...

Sotto i pioppi dispari
spesso sono passato;
mi conoscevano i vicini tutti...
tu non m’hai riconosciuto!

Alla tua finestra illuminata
spesso ho levato lo sguardo:
tutti i vicini capivano,
tu non hai capito!

Quante volte ho atteso
un murature di risposta,
un’ora sola che mi avessi concesso,
un’ora sola mi sarebbe bastata!

Un’ora sola d’amicizia
un’ora sola d’amore infocato,
ascoltar la voce della tua piccola bocca,
un’ora sola e morire!