Pagina:Ortiz - Per la storia della cultura italiana in Rumania.djvu/158

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di andata, ma assai mal costruita; infine della meravigliosa imperizia dei turchi „nel costruire, e nel governare le navi”1; ma, poichè il riferirle tutte mi porterebbe alla compilazione di una vera e propria antologia, mi contenterò di richiamare l’attenzione del lettore sopra alcuni brani che riguardano assai più da vicino il nostro argomento.

A non parlare infatti dell’osservazione assai importante per noi, riguardante „i libri sacri... tutti in carattere Greco stampati a Venezia”2, dalla quale risulta come il Boscovich avesse intuito qualcosa intorno a uno dei veicoli più importanti della cultura italiana in Rumania, e non tralasciando di osservare che l’espressione del Boscovich: „in carattere Greco” va interpretata per: „in slove cirilliche”, trattandosi, com’è chiaro, di testi ecclesiastici in antico slavone; mi piace riportare l’opinione che il Boscovich azzarda di un’influenza diretta dell’italiano sulla lingua rumena, in quanto anche lui, come gli altri viaggiatori italiani, dei quali abbiamo già fatto parola, mostra di credere alla teoria italianista prima ancora che Heliade se ne facesse banditore.3 „La lingua del paese è un miscuglio di varie lingue. Vi è qualche cosa della lingua Slava, e della Turca; ma la più gran parte è presa dal Latino, e dall’Italiano, e vi s’incontra una quantità di quelle parole Italiane, che non sono derivate dalla Latina; come pure moltissime delle Latine s’incontrano mutate in quel modo, in cui le hanno fatte entrare nella presente loro lingua gl’Italiani. Questo mi fa credere, che l’origine della tanta affinità della loro lingua colla Latina non si deve prendere dalle antiche colonie Romane, o da’ loro esuli, o da’ primi secoli della chiesa, come ivi molti mi affermavano, ma piuttosto dal commercio, che vi hanno avuto gl’Italiani pochi secoli addietro, e dalle loro colonie”4.

Che una tale opinione sia assolutamente errata, salta agli occhi di ognuno; ma che il Boscovich, nel breve periodetto che abbiamo avuto occasione di citare, abbia tenuto conto di tutte o quasi le opinioni che, a volta a volta, si son dagli studiosi sostenute intorno alle origini della lingua rumena, accennando

  1. Op. cit., p. 100
  2. Op. cit., p. 98.
  3. Ibid.
  4. Op. cit., p. 127.