Pagina:Ortiz - Per la storia della cultura italiana in Rumania.djvu/210

Da Wikisource.
200


calendarii e di calendarii italiani. Ecco, tradotto, il passo che più ci riguarda:

„Di calendarii negli altri anni avevamo abbondanza; ma quest’anno uno solo me n’è arrivato in latino, il quale s’intitola Ternaviens, e poi, che il suo autore è Gesuita, nulla contiene per distrazione dell’orecchio; pure così com’è lo spedisco alla Vostra Felicità e vi prego di accettarlo, malgrado che nulla contenga che possa piacervi all’infuori della storia sinottica dei Re d’Ungheria e di alcune altre curiosità che presumo saranno per non dispiacervi.

E nel poscritto:

„Ho detto di non aver ricevuto che un solo; Calendario, ed è la pura verità; in questi’ultimi giorni però me ne son giunti altri quattro o cinque italiani, il cui prognostico s’è dato a tradurre sicchè ritengo, che, non appena tradotti, potrà averli anche la Vostra Felicità, malgrado i prognostici non siano di quelli più certi; ed invero se quest’anno dovessero accadere tutte le cose che in essi si predicono, cioè rivoluzioni del mondo intero e scontri di pianeti e guai d’ogni specie, non ci rimarrebbe altro che dire: „Poveri noi, dove ci rifugeremo?”.

Malgrado il sorriso ironico intorno alle strane predizioni degli almanacchi, è certo che tanto lui quanto il Voda s’interessavano in modo incredibile a un tal genere di letteratura, che continuò a goder del favore dei più culti boieri rumeni fino ai tempi del Negruzzi, e se al Cantacuzino interessava la parte storica e aneddotica, al Principe interessavano invece le predizioni politiche, che troviamo annotate di suo pugno in un Almanacco del 1693 illustrato dall’Odobescu nella Revista Română del 1861.

„Nell’estate del 1860”, — racconta l’Odobescu — , avendo ricevuto dal Ministero della Pubblica Istruzione l’incarico di studiare, catalogare e descrivere sì gli oggetti antichi, che i documenti riguardanti la storia nazionale, conservati nei monasteri di alcune provincie; ho trovato nella biblioteca del monastero Brâncovenești de la Hurezi1, fra molti altri importanti manoscritti..., un fascicoletto in-4 piccolo, rilegato in cartone, scritto accuratamente in rumeno con lettere cirilliche, appartenente al secolo passato e contenente un Kalendar pe anul 7209 (1701) con prognostici politici e preceduto da un proemio di dedica a Constantin-Voda Brâncoveanu sottoscritto da un Ion Romanul. Seppi altresì sul luogo istesso che altri calendarii di quel

  1. Distretto di: Vâlcea.