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Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/205

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ditato dagli antichi Romani (de’ quali possiedono molte superstizioni) ove vi furono moltissimi insensati, che si spacciavano per Istregoni, ma non vi furono fanatici, che gli abbrucciassero. Il Tartarotti à dimostrato ad evidenza, quanto sieno sciocchi quelli, che credono nelle streghe, e perciò disse benissimo un Poeta.

          Che in streghe crede sol la sciocca gente,
          Che non fur mai, nè son al Secol nostro;
          E chi dice il contrario se ne mente.


Vampiri.

I Vampiri, chiamati dai Morlacchi Vukodlacci sono Spiriti erranti di notte, come tutti gli altri, e vengono formati dalla sola pelle di un uomo, inaffiata dal Demonio, e ripiena di sangue. Soggetti a questa sventura si dicono tutti quelli, sotto i quali dal tempo, che sono morti insino a quel, che si sotterrano, passa qualche animaluccio, come il cane, il gatto, il topo ec..1 Ai Vampiri non si attribuisce il succhiamento del sangue de’ fanciulli, come dice il Fortis.2 L’impaccio, che danno essi, consiste solamente nello sforzar le Donne d’al-

  1. Questa superstizione à qualche analogia con quella degli Ebrei, che portando un morto per istrada, se uno gli passa sotto, tornano a casa, e si riserbano da di là portarlo alla Sepoltura.
  2. Così gli altri miracoli, che racconta il Fortis de’ Vampiri non li credono i Morlacchi, nè si fanno pungere i garetti per non diventar Vampiri anch’essi.