Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/49

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succeduto altrove, oppure ch’ella è una mera favola, inventata dal fanatismo, e conservata dalla ignoranza. In fatti ai più svegliati de’ Morlacchi il racconto sembra più religioso, che vero. Sopra l’altra collinetta alla prima quasi contigua non vi furono fabbriche di sorte alcuna, ma fra gli Alberi e sotto una grotta di Gesso si asconde un Laghetto, in cui si trovano delle testugini acquatiche. Gli altri due Laghi, che sono dalla parte opposta della collina, divisi da un’istmo, per di sotto a cui comunicano, abbondano di Tinche di color, che trae molto al nericcio, e piene di lische. Queste lische, che in Islavo si chiaman dlacche àn fatto dire dal Fortis, che gli abitanti pretendono, che vi sien pesci di una specie irsuta; ma egli non era in dovere di saper che dlacche in lingua nostra significa egualmente peli, e lische di pesce. Con la stessa precisione ci scrive, che i Laghi di Krign sono situati nella Prateria di Margude, qual nome appartiene ad una collina più in su sopra Caracascizca, per altro non meritava il suo ingegno di badar a tali minuzie.

Gli abitanti della Villa Caracascizca, poco distante da Krign, sono quasi tutti Zingari. Conservasi fra Morlacchi una pia memoria, che questa razza di gente, diversa da essi loro per lo taglio di viso, per la nerezza della cute, e per malizie le più sottili, sia l’avvanzo de’ seguaci di Faraone, a’ quali riuscì di liberarsi dalle acque di Egitto sopra alcune casse de’ Tamburi, che battean per mestiere, loro proprio fra noi anche oggi giorno, quando i Territoriali si mettono alle armi, ed in tutte le pubbliche funzioni. Io non mi sono prefisso di esaminare questo racconto, ma uno de’ più accreditati Autori e di parere, „ che i ressidui di quegli antichi vagabondi, che si