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OSSERVAZ. INT. ALLE VIPERE |
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mo gentiluomo di abito di corpo gracile più tosto, che no, e sul primo fiore di sua gioventù, il quale in questa presente state ha durato quattro settimane continue a bere ogni mattina per colezione una dramma di polvere viperina, stemperata in brodo fatto con una mezza Vipera di quelle prese nelle collinette Napoletane: a desinare poi mangiava una buona minestra fatta di pane inzuppato in brodo viperino, salpimentata (permettetemi questa voce) con polvere viperina, e regalata col cuore, col fegato, e con le carni sminuzzate di quella Vipera, che avea fatto il brodo: bevea il vino in cui affogate erano le Vipere: a merenda pigliava una emulsione apparecchiata con decozzione, e con carni viperine; e la sera la di lui cena era una minestra simile a quella della mattina; e pure egli mi ha sempre confessato, che non solo non ha mai in questo tempo auta sete, ma ne meno aderenza al bere, e non bevea se non quanto gli parea necessario per viver sano. Un vecchio ancora settuagenario non ebbe mai sete, e si mangiò in un mese, e mezzo