Pagina:Osservazioni progetti e consigli risguardanti l agricoltura 1839.djvu/15

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al presente, è obbligato a confessare, che noi migliorammo d’assai, e che questo miglioramento è dovuto alla più diligente, e più ben regolata coltura delle campagne.

Sì, noi abbiam fatto nell’Agricoltura notabili progressi. Prove ne sono le molte paludi, e gli ampii terreni, che giacevano prima infruttuosi, ridotti a prati ed a campi; i fondi, che stavano da gran tempo negletti, al presente rinovati: gli acquedotti qua e là praticati; le spese enormi fatte per assicurarsi dai guasti che portavano fiumi e torrenti; l’uso della patata generalizzato; le numerose, e più regolari, e più diligentemente curate piantagioni di viti e di gelsi; le strade in molti luoghi migliorate; il numero de’ mendicanti ridotto a pochi più sventurati che inoperosi; i prezzi delle campagne aumentati d’un terzo e fin di due.

Ma sarebbe in inganno chi si desse a credere che poco più altro si possa fare, e che ciò che si fa sia tutto ben fatto. Ci rimangono ancora molti lavori, e maniere di coltivazione, cui pochi pongono mente, e in generale parlando la nostra Terrecoltura ha tali mancanze che impediscono dell’arte il progresso ed i vantaggi. Veggiamo ancora e rivi e torrenti cagionare grandi ruine, e portarsi via a poco a poco larghi tratti di terreno, e fin di colte campagne. Abbiamo vaste lande incolte, e terreni