Pagina:Osservazioni progetti e consigli risguardanti l agricoltura 1839.djvu/14

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nacce divisione di terreni comunali, ed arginazioni ai fiumi, e offerto ai ricchi migliori condizioni per poter coltivar meglio le loro terre. Noi vedemmo ridotti a coltura jugeri di terra a migliaja per le istanze ed importunità de’ poveri contadini, e dopo di ciò accresciuti i prezzi a favore di chi affittò i suoi fondi, nel nostro paese quasi dappertutto.

Succedettero poi le guerre, e i rivolgimenti politici; e quello che temevasi, dover apportare esterminio e miseria (ciò che avverossi per alcune famiglie) produsse invece bisogno di operare, sparse cognizioni ed esperienze nuove, difuse denaro, eccitò emulazione, aprì nuovi rami all’industria, procurò mezzi a chi nulla o poco possedeva in terreni di farne acquisto, e di ridurli a vantaggiosa coltura. I ricchi che non alienarono a mercanti od a contadini i loro fondi, venderono più cari i frutti delle campagne, e furono con ciò ammaestrati che in difetto di altri mezzi venuti loro a mancare, per non andar in totale decadimento bisognava rivolgersi alla coltivazione più diligente delle proprie terre. I poveri trovarono chi domandò e premiò l’opera loro, e per la operosità di questi, succeduta all’ozio cui erano condannati dapprima, crebbe notabilmente il benessere del paese. Chi vuol fare spassionato confronto tra lo stato in cui trovavasi il Trentino cinquant’anni addietro, e quello nel quale si trova