Ultima a te confido, o mio gentile
Augellin! poi ti mesci agli elementi
In piena, eterna libertà. Per sempre
Vale, Ariel! — Signori! entrar vi piaccia.
EPILOGO
recitato da prospero.
Se ne andaro gl’incanti e le malie,
E sole mi restàr le forze mie;
Però fiacche così che in tal momento,
Con vostro pieno e libero talento,
Qui lasciar mi potete o trarmi insieme
A Napoli con voi. Ma pure ho speme
Che la vostra potente incantagione
Non mi voglia far oggi una prigione
Di quest’isola ingrata; oggi che il trono
Ducal racquisto, e al traditor perdono.
Anzi mi presterete il vostro braccio
Con animo cortese a sciormi il laccio.
Perchè sol di piacervi amo e desio
Spiri ii vostro favore al legno mio,
Chè Spirti or più non tengo a’ miei servigi,
Nè più fattucchierie, nè più prestigi;
E dovrei disperato uscir di vita,
Se la preghiera non mi desse aita;1