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da corrientes alla frontiera 135

il numero presso i Messicani, pei quali i sacrifizi umani erano il pane quotidiano delle loro divinità, così come la carne umana dei prigionieri di guerra lo era pei loro stomachi?

E a completare l’analogia tra i due mondi, mentre gli Asiatici davano narcotici alle mogli prossime vittime, i Natces americani del Nord le ubbriacavano col tabacco.

Comparando il resultato di questa superstizione, cioè di aver bisogno dopo morte di ciò che si usa in vita, tra i popoli con religione e con civiltà e tra i popoli senza l’una, nè l’altra, cioè selvaggi, il bilancio umanitario è a favore di questi ultimi. In fatti tutti ugualmente poveri e ignoranti si contentano della umile e innocua offerta d’un bicchiere d’acqua e forse d’una manciata di algarroba, senza nemmeno l’olocausto di animali bruti, che secondo il Levitico è «offerta soave fatta per fuoco, di soave odore al Signore!»

Gli Indiani del Ciacco che, poveri e ignudi come vanno, non possono prendere occasione dalla morte dei loro cari per rendersi più interessanti con ricchi abiti negri, come i Cristiani, o con candide stoffe come i Chinesi, essi manifestano il lutto a loro modo, rapandosi la testa, unica parte che abbiano coperta. Le donne, invece di andare a ostentare il loro duolo pei templi e le piazze, si rifugiano nel loro toldo, evitando il contatto coi lor simili, studiando di mantenersi mute, e curando con maggior applicazione le loro faccende domestiche. Per un anno seguitano questo lutto, durante il quale è brutto rimaritarsi; vanno sempre per sentieri appartati, se debbono uscire, e incontrate si tappano il viso, rifiutano di parlare e ne sfuggono l’occasione. È accaduto che viaggiatori, imbattendosi in donne così scontrose e mute, e per sentieri sospetti, e ignorando il costume, le abbiano maltrattate e uccise.

Il tagliarsi i capelli è stato considerato anche presso popoli d’Europa come un atto di sacrifizio e di cordoglio. Tra i Barbari che invasero il crollante Impero Romano l’amante usava recidersi i capelli sulla tomba dell’amato.