Pagina:Otto mesi nel Gran Ciacco. Viaggio lungo il fiume Vermiglio di Giovanni Pelleschi.pdf/164

Da Wikisource.
158 parte prima

vicini. Solamente potei conoscere tra i Mattacchi questo tentativo di poesia, Dio sa come cantato dalle cine, il quale nondimeno rivela l’uso della rima:

Bonicha, namhonícha
Se-lé- ctié-nó;
bonicha, bonicha;
nambonicha nambonicha;

che vuol dire: mi dispiace, mi piace che mi abbracci; non mi piace, non mi piace, mi piace, mi piace.

E non hanno balli, perchè non si possono chiamare così i giri-tondo sfrenati che fanno, presi tutti per le mani. Son però casti nei balli, e se uomini e donne sono uniti, formano ciascun sesso un circolo a parte uno dentro l’altro: ma non si toccano.

Insomma, tutto ciò che è immaginazione, o si chiami religione o poesia o cancan, si può dire completamente assente da questi selvaggi.