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Pagina:Ovidio - Le metamorfosi.djvu/189

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o d’ altri. Hà Cerbero alcuni serpenti intorno il collo; e l’ Avaro hà alcuni continui pensieri venenosi e mordaci dell’Avaritia, che non lo lasciano mai. Le ruote del Carro di Plutone, co ’l quale ruba Proserpina, non sono altro poi che i continui giri di quelli che desiderano aricchire; sono tre, perche significano la fatica, il pericolo, e la instabilità della fortuna, intorno l’arricchire, e impoverire. Ha Proserpina per sentenza di Giove da star sei mesi nel centro della terra co ’l marito, & sei mesi di sopra con la madre; perche il formento seminato stà sei mesi sotto terra prima che incominci a mostrare la spica; & sta sei altri mesi con la madre sopra la terra, prima che ritorni sotterra, seminato da i lavoratori. e se tal’ hora non nasce per esser soverchiamente affaticato il terreno, e di modo che ’l sia vuoto dell’humore che ha virtu di produrre; Cerere all’ hora spezza gli instromenti rusticali, conoscendo che sono stati adoperati in vano; per questa cagione è poi persuasa da Giove a mangiare il papavero, che ha vertù di far dormire, che è, che fa bisogno all’hora lasciare riposare il terreno fino che ripigli vigore dandose al riposo del dormire.

Narrano alcuni che ’l Rubamento di Proserpina non è favola, ma historia antichissima; e fra gli altri Theodontio dicendo che Cerere fu figliuola di Saturno, e mogliera de ’l Re Sicano, e fu Donna di grande ingegno, perche vedendo i popoli dell’Isola di Sicilia andar vagabondi per le selve per le valli: e per i monti, & che vivevano solamente di ghiande, e di pomi selvatici senza alcuna legge; fu la prima che ritrovasse l’ Agricoltura in quell’ Isola, e giongesse i buoi sotto l’aratro, e incominciasse a sparger il seme in terra, e ricogliesse i frutti; Onde gli huomini poi si diedero a partire i terreni, ad habitar insieme, & a vivere piu humanamente. come servir Vergilio: Con l’aratro, da Cerere, la terra; Fu pria solcata, e sparsi in essa; i semi. ricolti i frutti; e date leggi a chi erra; Tutti son doni suoi, tutti suoi premi. Hebbe la Reina Cerere Proserpina sua figliuola Giovane bellissima; la quale fu per la sua singolare belleza rubata da Orco Rè de i Molossi; che la prese poi per mogliera.

La favola di Stelle, trasformato in uno stellione, ci da essempio che non dobbiamo farse scherno delle cose celesti, come hanno ardire di fare alcuni spiriti maligni, & heretici che non havendo rispetto ne a Dio, ne alla Religione, mettono ogn’hora le loro boche in Cielo, biasimando i Santissimi riti della Chiesa Catholica.

La trasformatione di Ascalapho figliuolo di Acheronte in un Barbagianni, per haver’ accusata Proserpina, di havere mangiati tre grani di pomo granato; onde per legge, de i Fati, non poteva piu liberarse dall’inferno ci da essempio quanto dobbiamo fuggire l’occasione di haver ad accusare alcuno, per esser questo ufficio di huomo maligno, & odiato; per non divenire quell’infelice Barbagianni apportatore in ogni luogo di tristissimo augurio, come figliuolo di Padre che è privo di ogni Allegrezza; e si come questo questo uccello sotto un gran Mantello di piume rinchiude un picciolo corpo; cosi gli accusatori maligni sotto lunghi giri di parole vane, il piu delle volte chiudono poche cose vere, sode, e probevoli. come quelli che non fanno che stridere, come stride questo animale, e si come stride, e si come questo ama di far il suo tardo, e picciolo volo per le sepolture, de morti cosi gli accusatori, con i loro falsi riporti, e maligne accuse, non solamente offendono i vivi ma ancora, tendono a roinare le facoltà de i morti, facendo ogni opra di far rompere testamenti, e contratti, di quelli che sono passati all’altra vita per privar i veri heredi della loro propria heredità. Si vede in questa favola la bellissima sententia morale propria dell’Anguillara, dove dice: Non è chi sia nel mondo peggio visto.

Le sirene poi che sono tre secondo alcuni Parthenopea, Leucosia e Ligia; trasformate in mostri marini, sono secondo Palefatto le meretrici, le quali per la loro infame abitudine, si possono dire veramente mostri; e i nomi loro ci danno lume delle loro arti, perche Partheno voce greca, significa vergine, onde le meretrici che fanno l’ humore della maggior parte de gli huomini, che sono piu inclinati ad amare, la Virginità, o la Castità, o almeno l’ honestà che non sono, una dishonestà, e sfacciata lascivia; si fingono, per coglierli pure dongelle, overo femine Caste con tenire gli occhi bassi, arrossire, a ogni parola, meno che honestà che si dica loro; e non si lasciando toccare cosi di prima gionta lascivamente; usano queste & altre simile arti per coglierli nelle loro rethi, e farse maggiormente amare, e desiderare. L’ altra si chiama Leucosia, che vuol dire bianco figurato per la purità dell’ animo, finta accortamente dalle Meretrici per coprire l’ arte, laqual’ è odiata generalmente da ogn’ uno. La terza & detta Ligia, che s’interpreta giro, e viene a significare i lacci, le Reti, e le pregioni nelle quali tengono avilupati gli infelici inamorati; habitano a i lidi de ’l mare, perche le parti Maritime sono piu date alla lascivia, che quelle