Pagina:Panegirico a Trajano.djvu/37

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36 PANEGIRICO


Ma tu, pietoso, umano, giusto, e sagace, hai forse in pensiero di adoperare tai mezzi, per cui il principato d’ora in poi sia per essere mite sempre, e fra limiti, e non contrario a virtù? Nè tu ciò credi, nè noi. Un uomo nella repubblica saravvi, il quale, o per adozione di principe, o per sognata eredità, o per elezion di soldati, o anche, se vuolsi, per irriflessiva elezione del popolo intero, salirà in dignità primaria, sola, perpetua, non frenata, non impedita, e avvalorata anzi da molti e possenti eserciti? costui sarà, (nè altrimenti Roma appellarlo mai puote) sarà un tiranno costui. Forse mite, forse giusto, forse buono, anche ottimo forse; ma odiosissimo pur sempre a liberi cittadini, e un mostruoso ente da essi a ragion riputato; perchè starà in lui, ed in lui solamente,