Pagina:Panzini - Che cosa è l'amore?.djvu/36

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Il giorno dopo il professore annunziò la mia lettera alla scolaresca; la lesse anzi; poi pronunciò un discorso di elogio alla mia persona. Ma io rimasi molto indifferente.

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Dopo due mesi ero in possesso della licenza, ma senza troppo studiare. Me ne era andata via la voglia di studiare. Mio padre forse se ne accorse, specialmente quando gli manifestai la intenzione di darmi a tutt’altri studi che quelli classici.

Abbandonai le Olimpiadi per sempre e tutti i secoli di cultura classica prima di Cristo e tutti quelli dopo Cristo, fino ai tempi nostri.

Bisogna conquistare la vita, e non servire ai morti.

E se i Greci avessero dovuto studiare il greco, e i Romani studiare il latino, quei due popoli non sarebbero stati i grandi popoli che furono.

Di questa semplice verità io devo la conoscenza alla signorina Olimpia, artista di caffè-concerto e stella di prima grandezza.