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di Alfredo Panzini 133



Guglielmo Ferrerò! Come è tramontato lontano il suo dolce idillio scientifico della Pace!

Secondo lui, la Germania è stata colpita da una specie di malattia, l’ipèrbole, cioè l’esagerazione.

E riducendo il fenomeno morale, in fenomeno fisico, potremmo dire l’elefantiasi, il colossalismo.

Di questa malattia direi quasi che la Germania si compiace, come ognuno può convenire se passa in rassegna i giornali illustrati della Germania: in quanto che avrà occasione di ritrovarvi una ben tetra figura, rappresentativa o simbòlica: cioè un colossale guerriero medievale, tetragono, con visiera calata, tutto acciaio, braccio d’acciaio, pugno d’acciaio levato per minaccia sul mondo.

In Italia molti sono gli ammiratori di quel guerriero: «Per amor del cielo, non colpitelo, non offendètelo! Esso è la spina dorsale d’Europa! Senza di lui, tutta l’Europa va a ramengo!»

Ed altri dice: «Ma sapete voi chi ci sta sotto quell’armatura, sotto quella visiera? Ci sta la timida romantica Margherita del Faust.»

Ma anche queste cose lasciàmole là, perchè per ora quel guerriero picchia: non solo; ma pare dire tutta la verità quando dice: «Io? Non mi accorgo nemmeno dei colpi che mi danno. E poi che giova colpirmi? Le mie armi sono fatate».