Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/240

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piazza del Duomo rimbalza il terreno: sono i mòbili rovesciati, enormi, giù dal terzo piano. Durò tutta la notte.

Non è bello, d’accordo, ma è la malattia. La Germania ha inoculato la idrofobia al mondo.

***

Sera del 27 Maggio 1915.

Di prima sera. Buio improvviso! La portinaia, tremante come una fòglia, racconta che passò in furia uno, in bicicletta, con un bracciale, ordinando: «Chiudete, spegnete!» «Cosa c’è?» «Arrivano i reoplani!» La donnetta è più bianca del sòlito, trema, ma il bimbo in fasce che ella tiene in braccio è di una olimpicità còmica col suo poppatoio in bocca. Pare un pascià che fumi il narghilè. Tutti col naso in su. C’era una magnifica luna in un azzurro incantèvole. Viene da ridere pensando all’antico canto romàntico:

               Luna, romito aèreo,
               Tranquillo astro d’argento,
               Che come vela càndida,
               Nàvighi il firmamento...

Nàvigano gli areoplani con le bombe.

Tutti con gli occhi in su, tutti astrònomi a vedere se il reoplano naviga. Ogni invisibile cirro