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238 Diario sentimentale

ce — Non sappiamo fare la guerra! I nostri annunciano gli assalti con la trombetta!

Lo prego di non arrabbiarsi, di dirmi come si doveva fare perchè, già, come dichiara oggi nettamente la Frankfurter-Zeitung, noi eravamo traditori ed odiati dal primo agosto del 1914, quando non marciammo sùbito con loro.

Non mi ascolta.

— Ma voi — dice — vivete nel mondo della luna. Io non vi posso svelare quello che io so.

E la sua magnifica persona scomparve per l’usciolo del magnifico portone.

***

Per via Manzoni, pare abbia nevicato, tante sono le carte delle devastazioni. Altrove, carbone ed acqua di falò spenti. V’è chi raccatta. È oltre la mezzanotte. Per fortuna è sereno; ma molti nasi sono ancora in su a scoprire la squadriglia dei reoplani.

Giovanni Papini, nell’Acerba (io scrivo Acerba così, ma lui, guai se vede così) ha dettato una lettera atroce di ironia a Cecco Beppe perchè ci venga a picchiare.

Ritorno a casa che è l’alba.

Attrae i miei sguardi, lì nello studio, la Ma-