Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/358

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superiore?» Non sanno rispóndere. I più azzàrdano la risposta: «Per rispetto». «No! per franchezza, perchè voi siete uomini come lui. Che dovete fare verso un soldato che si appiatta in una avanzata?» Varie risposte. Dolcemente: «No, ucciderlo!» Generale Montanari, morto!

Capitano Milesi, adorato dai soldati. Pagava i vaglia appena arrivati. Prima dell’avanzata ordina all’attendente, in caso di disgrazia, di distrùggere due ordini di punizione. Muore nell’avanzata. Colonnello Pistoni con gran periglio ne ricupera il cadàvere. (Era una faccia pallente con barba aggrumata di sangue come Cristo). Colonnello Pistoni, pìccolo, nervoso, con le mani nelle tasche del cappotto, ordina il quadrato attorno al cadàvere. Dice ai soldati : «Soldati della 17/ compagnia, io vi ringràzio anche perchè vedo nei vostri occhi che non vi dimenticherete dei vostri morti. Io bàcio un eroe».

Cade, ciò detto, improvvisamente in ginocchio.

Una fucilazione. Gino vede il quadrato aperto da un lato, i due sciagurati inebetiti. Non vede che le scarpe di loro due, slacciate. Uno dei due sta in silènzio. L’altro urlava di continuo : «Madre, madre, perchè mi hai fatto nascere?» Una scàrica. Dietro-front .