Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/405

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parve raggiunto il colmo della potenza germànica, e la vittòria certa. Ma i magnifici generali del Kaiser, quando imposero ai bolsceviki quella pace umiliante, non si accòrsero, come si accorse Dante nell’Inferno al vedere la schiera delli demoni di Babariccia:

Se tu se 9 sì accorto come suoli f Non vedi tu eh 9 e 9 digrignali li denti ,

E con le ciglia ne minaccian duoli?

£ anche della Germania si può dire:

Amphora coepit institui , cur urceus exit?

Ma già su la fine del 1916, sempre per quelTistinto che hanno le bestie, quando si cominciò a vociferare che l’Austria cercava pace separata, che il Kaiser tornava a proporre trattative di pace, io avevo detto ad un deputato:

«Finche è ancora sfruttabile la nostra situazione, non e meglio fare la pace?»

In quel decembre, Lloyd George, Cadorna, Briand erano convenuti a Roma.

a La democrazia europea — mi rispose quel deputato — vuol fare la guerra per finire le guer-