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di Alfredo Panzini | 415 |
E andò alla banca per fare un riporto con alcune cartelle.
Ma allo sportello gli fu risposto così:
— Ci dispiace, ma proprio ieri è giunto l’ordine di non fare più riporti.
— Ma sono cartelle dello Stato!
— La Stato? Scusi, abbia pazienza — aveva detto quel signore della Banca d’Italia — , ho altro a che fare.
***
In queste condizioni di borsa e di stomaco, il signor maggiore girava sul far della sera per le vie di Firenze, con un mezzo toscano in bocca, e il «Corriere della Sera» in mano.
Il toscano gli teneva a bada lo stomaco, il «Corriere della Sera» gli teneva a bada il portafogli, in quanto assicurava che l’ondata del ribasso stava per arrivare.
E guarda e vede in un vicoletto, una vetrina che diceva: ottima cucina, paste pronte a tutte le ore.
Il locale era... era un poco infetto. «Ma chi mi conosce qui?»
Veramente il locale era anche un po’ buio, e un po’ deserto. Gli parve impossibile che ci fossero, lì, paste pronte a tutte le ore.