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58 Diario sentimentale

natre che divorano i luinachìni, gli uomini che divorano tutto, e quella piccola luna che guarda lassù. Se i re, i guerrieri, i diplomatici leggessero, come si legge, per esempio: la tale città fu per tanti secoli romana, poi per tanti altri secoli bizantina, poi per tanti altri secoli veneta, poi passò all’Austria, ecc. ecc. lascierebbero arrugginire le inutili loro spade e starebbero, come me, a guardare quella piccola luna che cresce, poi quando è cresciuta, si volta dall’altra parte e diventa sempre più piccola e co» in eterno.

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Bellaria, 29 Agosto 1914. Domenica.

Niente! La grande battaglia in Galizia, fra austriaci e russi, è tuttora indecisa.

Ci si lascia con la parola: speriamo! Già, speriamo nella santa Russia. Ma donde trae la Germania i soldati? Come Cadmo dai denti del serpente?

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I monumenti di Louvain, di Malines, gioielli dell’arte fiamminga, caduti sotto le granate teutoniche.

Guerra di esterminio! È supponibile che il grande Stato Maggiore tedesco abbia stabilito di